Torna indice
"Il perito trascrittore e la perizia di trascrizione delle intercettazioni"

"Il perito trascrittore
e la perizia di
 trascrizione delle intercettazioni"

 


 

 

Requisiti richiesti per il lavoro di perito trascrittore

Ancora non esiste un corso di laurea specifico finalizzato a questo lavoro, né altro tipo di scuola formativa per cui si verificano casi di sedicenti periti trascrittori, in realtà persone totalmente inesperte e incapaci, a cui vengono affidati e che affrontano, lavori di cui non sono all’altezza.
A volte non saranno in grado di svolgerli; negli altri casi consegneranno elaborati non rispondenti. In entrambi gli eventi, è penalizzato lo svolgimento del processo, con ritardi, costi ulteriori e produzione di elementi fuorvianti per il giudizio.

Attualmente ci sono proposte da varie fonti per coordinare corsi di preparazione allo svolgimento di questa professione, ma le idee sono ancora in embrione. Possiamo suggerire quali materie di studio dovrebbero essere prese in considerazione. Saranno utili nozioni di Diritto, la conoscenza del Codice di procedura della nazione in cui si opera; elementi di Psicologia, Informatica, Acustica; lo studio della Linguistica, Grammatica, Sintassi, Dialettologia, Fonetica, non ultima una buona conoscenza di cultura generale e addestramento alla scrittura.
Personalmente ritengo che l’aspirante perito dovrà inoltre essere dotato di qualità personali, che non si insegnano a scuola, ma su cui ci si può esercitare: la capacità di essere duttili, il senso di responsabilità, una buona dose di coraggio e una indubbia moralità.
Non si può pensare di svolgere questo lavoro alla la maniera di un qualsiasi professionista con dei probabili clienti.
Il fine per cui si lavora non deve mai perdersi tra i confini nebulosi del far contenti tutti. Il coraggio del portare avanti un convincimento non può essere sviato da nessuna lusinga. Esiste una profonda differenza tra lo sbagliare in quanto esseri umani, e lo sbagliare per incompetenza o per debolezza.
Questo lavoro, come qualsiasi altro del resto, deve essere affrontato con il rispetto dovuto al materiale umano su cui opera. Una voce, un suono non dovranno mai diventare entità astratte, materiale di studio scisse dalla componente umana a cui vengono riferite.

Sarebbe importante domandarsi: come vorrei che il perito lavorasse se l’intercettato fossi io? La risposta segna il metro del nostro agire.

 

 

 

Servizi fonici di Emanuela Bonaccini - Via San Marino, 4 50126 - Firenze - Tel. 055.6531990 E-mail